Quello che è successo a Macerata ci spinge ad alcune
riflessioni. La tentata strage di dichiarato stampo neofascista contro persone
colpevoli soltanto del colore della loro pelle è terrorismo. Il tentativo di
giustificarla presentandola come una ritorsione dovuta all’omicidio di una
giovane ragazza è invece ignobile, dato che peraltro il presunto colpevole era
già stato arrestato. Inoltre, ci ha lasciati a dir poco perplessi la decisione
di vietare tutte le manifestazioni in città, mettendo così di fatto sullo
stesso piano chi voleva manifestare contro la violenza ed il fascismo e chi
invece esaltava le gesta del mancato stragista.
Per questo motivo non abbiamo condiviso il ritiro della
nostra associazione dalla manifestazione di sabato, ritenendo a maggior ragione
necessaria una dimostrazione popolare di rifiuto della violenza xenofoba e
razzista. La paura del “diverso” viene infatti alimentata ed usata come uno
strumento elettorale per raccattare qualche voto in più, facendo leva sulla
paura e sulla difficile situazione economica e sociale che attraversa il nostro
paese, da cui questi soggetti si guardano bene dal combatterne le vere cause,
dovute ad un sistema economico iniquo.
Sempre sabato, a Torino, si svolgeranno invece due manifestazioni dell’estrema destra sul territorio di Lucento. Non è una novità, da diversi anni l’estrema destra cerca di utilizzare la giornata del Ricordo per legittimare la propria presenza e le proprie sfilate, veicolando messaggi nazionalisti, identitari e xenofobi che paradossalmente sono stati alla base dell’ultima guerra mondiale e delle violenze nei territori del confine orientale. Questo è stato possibile dopo tanti anni di retorica sulla pacificazione nazionale (emblematico per ultimo il ritorno in patria della salma di Vittorio Emanuele III nell’80° anniversario dalle leggi razziali) e sulla sostanziale equiparazione tra fascisti ed antifascisti, messi tutti in un unico calderone.
Il passo a questo punto è breve. Se non c’è più differenza, cosa impedisce ai fascisti di manifestare apertamente le proprie idee criminali od omaggiare i “camerati caduti”? La Costituzione e la democrazia non sono conquiste definitive, richiedono che tutte le generazioni diano il loro contributo per riaffermarne i principi, per questo ribadiamo nuovamente il nostro impegno contro ogni fascismo ed invitiamo a partecipare a tutte le iniziative aventi tale scopo.
ORA E SEMPRE RESISTENZA!